Le ragioni di questo corso
di Edoardo Varini
Si sente dire spesso: «Sono una persona positiva» o, all’inverso, «Tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo vuoto». Ma le due cose non rappresentano il cuore del problema. Riguardano il vostro profilo psicologico e valgono magari come indici della vostra capacità di introspezione. Ma, perdonate la brutalità, all’atto pratico?
Cerchiamo per una volta di essere razionali nei nostri comportamenti e di credere un po’ in noi stessi. Capisco che è un po’, che è anzi molto difficile, perché da decenni e decenni, da più di un secolo ci insegnano il contrario, e tuttavia varrà la pena provarci.
Cerchiamo per una volta di non porci la domanda: «Che cosa riusciamo a fare?», bensì quella molto più sensata e soprattutto sana del: «Che cosa è giusto fare?».
Guardate che – amleticamente solo nella forma – è qui l’intoppo. La positività è un metodo vincente ed i metodi non sono giusti o sbagliati in base alla nostra capacità di attuarli ma semplicemente in base alla loro possibilità di condurci al successo applicandoli correttamente.
Qualcuno può forse negare che avere una visione positiva delle cose possa indurci più facilmente a conseguire i nostri obiettivi rispetto ad una visione negativa? No, direi di no.
Solamente un pazzo potrebbe sostenere il contrario. Oppure un poeta. Che però non si pone il problema di avere successo qui ed ora nel raggiungimento di un traguardo concreto ma semplicemente quello di comunicare al meglio uno stato d’animo. Solitamente dolente, ammetiamolo. Dunque vedere il bicchiere mezzo vuoto può anche cascarti a fagiolo.
Ma in generale, nella vita vera, quella vissuta, quella fatta di responsabilità e obiettivi, serve avere successo. Su questo tutti concordano.
Ciò che non tutti sanno è che per avere successo la cultura riveste un fondamentale aspetto. Si potrebbe anche affermare che in fondo la cultura è il principale aspetto, quello che li compendia e li sottende tutti.
Dunque, dal momento che la cultura è il mio mestiere e mi confronto tutti i giorni con la sua applicazione concreta in ambito lavorativo e personale, eccomi a presentarvi il corso che avrei voluto trovare qualche anno fa. Quando ancora mi chiedevo se essere positivi fosse filosoficamente giustificato.
Ora mi limito a consatare che è materialmente, fattivamente giustificato. E che esiste un tempo per il pensiero ed uno per l’azione. E talora arrivo a pensare che l’azione pura, lucida e coerente sia la più alta modalità di pensiero.
Recensisci per primo “Pensa per vincere – La mente efficiente”