Lucio Sgarabotto
Federico Costalonga
L’investimento (quasi) perfetto
È possibile investire con rischi minimi, anche in questi tempi agitati?
Quali elementi bisogna considerare per investire con la sicurezza desiderata? Perché per investire bisogna tener conto delle proprie esigenze, obiettivi e propensione al rischio? Che cos’è il rischio e come è possibile misurarlo? La propensione al rischio personale è sempre la stessa o varia nel tempo (e, se si modifi ca, quali sono gli elementi che incidono su di essa)? L’investimento e la speculazione sono incompatibili? Sono corretti i modelli su cui vengono costituiti i portafogli e ce ne possono essere altri? È così difficile investire o un investitore può far da sé? Quanto tempo si deve dedicare alla preparazione dell’investimento e quali aspetti è necessario monitorare? Da che cosa si deve difendere un risparmiatore?
Queste sono solo alcune delle domande, tra le tante, maggiormente ricorrenti tra i risparmiatori. Esse sono spesso fi glie dell’asimmetria informativa di cui soffrono i consumatori e comportano conseguenze non solo sul piano individuale, ma si ripercuotono anche a livello macroeconomico, sotto forma di veri costi sociali; si veda ad esempio l’intervento dei Governi nel salvataggio di banche e istituzioni finanziarie o le forme di assistenza offerte alle famiglie che si sono ritrovate in difficoltà finanziarie.
Una maggiore cultura finanziaria, oltre ad essere di benefi cio per il cittadino, avrebbe nel suo complesso un effetto di stimolo della domanda di prodotti e servizi finanziari e assicurativi di migliore qualità, con ricadute positive sull’industria finanziaria in termini di maggiore effi cienza, competitività e innovazione.
– Psicologia dell’investitore
– Propensione al rischio
– Diversificazione e complessità
– Gli intermediari
– Il momento per investire
– L’asset allocation
Recensisci per primo “L’investimento finanziario nelle tue mani”