Osservatorio finanziario n. 51

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di Stefano Masa ideatore e titolare di QuantInvest®

 

Editore o mio editore. Ne avevamo parlato, discusso e alla fine deciso. In quel momento, la logica o molto più il consueto opportunismo italico, suggerivano e suggeriranno sempre di non esporsi mai. Mai così. I molti attenderanno il nostro annuncio, lo leggeranno, e senza alcuna pietà ci affonderanno con giudizi che, nel miglior dei casi, anche se non volgari, saranno almeno sinonimi di eccessiva presuntuosità, eccentricità, con strascichi sulla messa in dubbio del nostro ego posto ai confini della follia. È vero.

Tutto questo possibile scenario si potrà realizzare ritorcendosi contro di noi. È vero.

Ne avevamo parlato, discusso e alla fine deciso. Ha prevalso il senso del dovere. Il nostro senso del dovere: quello di informare. Sempre.

Il dovere degli indipendenti, delle persone libere, degli individui che rispettano tutto e tutti.

Era venerdì 31 ottobre quando pubblicammo il nostro report sulla banca più storica del mondo: Monte dei Paschi di Siena. Una banca dal 1472. Una storia, una tradizione.

Una tradizione che, dopo l’annuncio della Banca Centrale Europea, in poco meno di cinque giorni vedeva sgretolare il suo patrimonio finanziario quotato: -41 per cento. Una banca, una banca italiana alla deriva, così come i risparmi di tutti coloro che avevano creduto sulla sua storia passata e sulle sue prospettive future.

Dall’ultimo aumento di capitale avvenuto lo scorso giugno, nessun ufficio studi, nessun analista, nessun professionista del risparmio, si era esposto positivamente a favore di questo istituto bancario: i più empatici si pronunciavano attraverso un elegante “Hold”, i più sensibili con un “Neutral”, la maggior parte invece con il perentorio “Sell”.

Era venerdì 31 ottobre. Dai numeri in nostro possesso, dall’aggiunta di un minimo di ragionamento, da un calcolo, ed una conclusione, i tasti delle nostre tastiere che venivano premuti erano B-U-Y. Comprare.

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Ne avevamo parlato, discusso e alla fine deciso.

Per noi è B-U-Y. Comprare. Contro tutto e tutti. Gli unici, i soli, i folli.

Nei giorni successivi il titolo è salito.

Chi ha seguito la nostra indicazione ne ha beneficiato, la banca ha approvato il Capital Plan a copertura integrale del deficit risultante dalla Bce ed il mercato ha premiato con numeri a due cifre.

È andato tutto per il meglio.

Non siamo stati bravi, non siamo stati lungimiranti, non siamo stati fortunati.

Per la maggior parte delle persone che ci hanno letto, siamo stati solamente gli unici, i soli, i folli.

Nella nostra umiltà riteniamo invece di essere stati semplicemente noi stessi: gli indipendenti, i liberi, i rispettosi del dovere verso chi ci legge.

Abbiamo fatto il nostro dovere: quello di informare. Di informarvi.

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