Blatter gentil farfalletta, le elezioni ed una cosetta su occupazione e PIL forse da sapere

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Blatter gentil farfalletta, le elezioni ed una cosetta su occupazione e PIL forse da sapere

Joseph Blatter, detto Sepp, da Visp, che è sempre meno la Vispa Teresa e sempre più la «gentil farfalletta» che Teresa «stringendola viva, gridava a distesa “L’ho presa! L’ho presa!». Sepp, da Visp, Canton Vallese, Svizzera. Sepp, che sta per Joseph Blatter, che in italiano evoca la blatta, Gregor Samsa.

Sepp, che sono diciassette anni che è presidente della FIFA, che ha annunciato ieri le sue dimissioni, che pare sia indagato dall’FBI perché coinvolto in una mazzetta da 10 milioni di euro con cui il Sudafrica avrebbe comprato l’assegnazione dei Mondiali 2010, Sepp che lascia dicendo: «Non sento più la fiducia intorno a me».

A dire il vero il proiettile partito dal ministro della Giustizia Usa, Loretta Lynch e dal capo del Federal Bureau of Investigation, James Comey, non ha colpito proprio Sepp ma il suo braccio destro e segretario generale, Jerome Valcke.

È che la polizia federale fa sempre così. Non spara sulla testa, spara ai fianchi. Per quante cose sappia, la testa, ne sa meno di tutti gli altri organi insieme, che quando iniziano a cantare la Missa de Angelis al confronto è niente.

«Your faith was strong but you needed proof», canta Leonard Cohen. Comunque ora la prova l’abbiamo e dunque, comunque, ora: Hallelujha.

La stessa esultanza per la democrazia italiana? Non possumus. Alle ultime regionali l’astensionismo è passato dal precedente 35,9 (2010) al 48,8. Si chiama, la nostra, “democrazia rappresentativa”, e va da sé che minore è il numero di cittadini da essa rappresentati, minore è il suo tasso di democraticità.

Poi possiamo contare quante regioni a uno schieramento e quante all’altro, ma questo dato non consente esultanze. A nessuno.


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Nemmeno a Renzi, che se da un lato ha messo in bisaccia 5 regioni su 7, dall’altro, in Liguria, ha visto tramontare per sempre finanche il concetto della “Cosa” centrista, del gran partito acchiappatutti pronto a scambiare una fetta di sinistra con la torta intera dei moderati di destra allo sbando.

Si dovranno impinguare le fila persuadendo elettori, caro Matteo, non con lo scippo. È enormemente più difficile. Occorre essere coerenti, occorre essere rispettosi, occorre essere informati. Tre cose incompatibili non dirò con te – giacché a ben vedere, non ti conosco – ma con quanto politicamente tu fin qui sei stato.

Va anche aggiunto che nessuno, o per essere buoni proprio pochi, ti hanno aiutato ad esserlo. E lo capisco, non credere. Lo capisco benissimo. Se tutti strombazzano che grazie alla tua riforma del mercato del lavoro nel mese di aprile gli occupati sono aumentati di 159.000 unità, pretendere da te la precisazione che è ancora troppo presto per capire se davvero questo sia l’effetto del tuo operato o degli sgravi fiscali è un po’ eccessivo.

E tuttavia rimane troppo presto. Secondo me non sarebbe troppo presto per dire il contrario, perché se fosse occupazione permanente il tasso di crescita sarebbe probabilmente inferiore.

Esiste una precisa relazione tra tasso di occupazione e crescita economica. Non voglio fare il pedante, non sto a farvela lunga, ma in sintesi, perché la crescita occupazionale abbia radici occorre che la crescita economica la superi.

Una cosetta semplice, che forse è il caso di sapere.

A presto.

Edoardo Varini

(04/06/2015)

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